Finalmente uscimmo da scuola e dopo aver preso un taxi che pagai chiaramente io ci ritrovammo a Central Park. Camminammo per un po' in silenzio ma non mi dispiaceva perché non era uno di quei silenzi imbarazzanti che arrivano per la scarsità degli argomenti di conversazione ma era un silenzio che completava e parlava da solo. Poi Schuyler mi disse che le piaceva il posto così sorrisi contento e dissi aspetta di vedere dove ti porto continuammo a camminare e presi due caffè d'asporto da una bancarella e dopo averne offerto uno a Schuyler le comunicai dai siamo quasi arrivati facendo ancora qualche passo la portai in un posto di parco quasi isolato dove c'era una panchina soleggiata isolata tra gli alberi
Si erano fermati a una bancarella che vendeva caffè da portare via, Jack ne prese due e me ne offrì uno. Lo presi sorridendo, le piaceva il caffè amaro, lo beveva solo così, sentiva il vero sapore. Seguii poi il ragazzo ascoltando le sue parole e dopo aver abbandonato la strada dove passavano tutti e dopo qualche passo sull'erba eravamo arrivati in uno spiazzo con degli alberi attorni e il sole caldo che lo illuminava, non aveva mai visto quella zona del parco, ma era bellissima. Mi sedetti sulla panchina con le ginocchia strette al petto e lo sguardo rivolto verso l'alto sussurrai un Wow prima di bere un po' di caffè. Come l'hai scoperto?Questo posto...è fantastico dissi abbassando lo sguardo su di lui.
L'aria fresca mi colpiva in pieno viso ed era una sensazione piacevole, rendeva tutto più vero. Dopo che Schuyler si sedette sulla panchina mi sedetti accanto a lei, la panchina era abbastanza grande ma io mi sedetti vicino a lei in modo che le mie gambe sfiorassero le sue. Adoravo quel contatto. La ragazza mi chiese come avevo conosciuto quel posto e dopo qualche attimo di silenzio le risposi... Sai questo è un po' il mio posto speciale, è dove vengo quando voglio stare un po' da solo lontano da tutto e da tutti. L'ho scoperto per caso durante una mia solitaria passeggiata e... feci una breve pausa per poi aggiungere guardandola intensamente negli occhi ...non l'avevo mai mostrato a nessuno prima d'ora
Si sedette accanto a me e lasciai che le nostre gambe si sfiorassero era una bella sensazione seppure contenuta dai suoi jeans e dalle calze della divisa della scuola. Poi ascoltai in silenzio le sue parole, beh il posto era fantastico, la luce, e il silenzio la cosa che lei agognava di più, la pace che non trovava da nessuna parte, li la sentiva, e un po' era anche grazie a Jack. Si sentì colpita dall'ultima frase, non c'era mai stato nessuno li, niente Mimì,nessuno. Grazie lo ringraziai per avermi fatto scoprire quel luogo, sentiva di doverglielo, insomma non era costretto a farlo e invece l'aveva portata li.
Dalla voce di Schuyler si capiva che era realmente contenta di ciò che avevo fatto e che non rispondeva solo per una qualche forma di cortesia. Era qualche giorno che la osservavo e lei mi sembrava sempre più straordinaria così mi avvicinai ancora di più a lei, le sistemai i capelli dietro le orecchie e poi posai veloce le mie labbra sulle sue in un piccolo bacio a stampo che racchiudeva molti significati. Il mio era stato un gesto d'impulso e mi staccai subito. Poi sorrisi allegro e dissi Ti piace sul serio qui?
Si avvicinò piano a me senza smettere di guardarmi negli occhi, e dopo aver spostato una ciocca di capelli neri dietro alle orecchie mi baciò, un semplice e casto bacio sulle labbra, ma che mi fece venire i brividi a fior di pelle. Si staccò subito, non avevo neanche realizzato il momento che già mi chiedeva se mi piaceva sul serio il posto, rimasi incantata per qualche secondo a guardarlo, non ci stavo più, i miei piedi toccavano terra? Ne volevo essere sicura perchè li guardai ed erano ben appoggiati sull'erba verde. Si..molto riuscii a dire cercando di sembrare più tranquilla possibile, insomma Jack, Jack Force l'aveva appena baciata e lei non riusciva più a mantenere la calma Respira Schuyler...respira mi ripetei per calmarmi.
Sapevo di aver fatto colpo di sicuro, insomma io facevo sempre colpo, ma non avevo voglia di andare oltre... no subito e non così! Insomma con qualsiasi altra ragazza sarei partito in quinta ma lei non era qualsiasi altra ragazza, bensì lei era Shuyler Van Alen un ragazza dolcissima e molto speciale. Visto che non era una delle tante voleva assaporarsi ogni momento con lei e poi l'aveva portata in quel posto per passare del tempo insime, non aveva secondi fini. Però mi piaceva il contatto con la sua pelle morbida e calda così presi la mano di Schuyler ed intrecciai le mie dita alle sue. Era una stretta leggera in modo che alla minima esitazione della ragazza avrei sciolto la presa. Guardai fisso tra gli alberi fitti io lo trovo molto rilassante aggiunsi riferendomi ancora alla bellezza del posto. Infine tornai a guardare quegli occhi terribilmente belli della ragazza che avevo accanto
Prima di rispondermi mi prese la mano e intrecciò le sue dita con le mie, era un bel gesto, si sentiva quasi meglio, più leggera e tutti i pensieri erano scivolati via, la scuola, Oliver, i vampiri, non si sentiva più preoccupata. Annuii alle sue parole alzando lo sguardo verso il cielo, l'aria era fresca nonostante la primavera fosse in arrivo, le piaceva quel periodo dell'anno, il cambiamento dal freddo al tiepido calore primaverile, non che disprezzasse l'estate ma quello era sicuramente meglio dell'afa di agosto. Perchè mi hai portato qui? chiesi curiosa sicura di aver ritrovato il dono della parola ma anche del respiro, abbassò quindi lo sguardo azzurro su di lui e cercai di rimanere il più calma possibile. Maybe weakness is a strength of a kind
Ero davvero felice di stare lì con lei, mi sentivo benissimo. Schuyler voleva sapere perché l'avessi portata lì così sorrisi radioso Vuoi la verità? è perché volevo stare con te, passare del tempo insieme Non mettevo mai a nudo i miei sentimenti o le cose così intime ma con lei era tutto diverso e potevo solo dirle la verità, nient'altro che la verità. Speravo di vedere comparire sul suo viso un sorriso come il mio, volevo che anche lei provasse le stesse cose e per la prima volta in vita mia mi trovai in ansia per i sentimenti di una ragazza
Jack Force voleva passare del tempo con me, era incredibile, era impensabile qualcosa che le poteva accadere solo nel migliore dei suoi giorni, forse lo era. Non potei far altro che spalancare un sorriso sul volto, non avevo parole perchè mi sembrava tutto troppo impossibile per dire qualcosa. Io.. provai a dire ma mi fermai, era inutile non sapeva proprio cosa dire, lo guardai fisso negli occhi tentando di trasmettergli un po' di felicità che stavo provando. Ma nonostante tutto ciò le domande nella mia testa non si fermavano, c'erano tanti perchè nella mia vita così tanti che contagiavano anche il resto, quello che non aveva bisogno di ulteriori spiegazioni. Maybe weakness is a strength of a kind
Sorrisi intenerito da quella dolcezza infinita di Schuyler. Tu...?le chiesi sussurrando. Ero davvero curioso di sapere cosa voleva dirmi, le sue parole per me erano importanti... Avrei saputo meglio come comportarmi e cosa fare per non rendere la situazione imbarazzante. Tirai fuori dalla tasca dei miei jeans una sigaretta e me l'accesi, io come molti sangue blu ero dipendete dalla nicotina e sperai di non infastidire la ragazza con il fumo, così mi alzai in piedi mettendomi davanti a lei per cercare di non "affumicarla" troppo. Intanto i miei occhi verdi continuavano a fissarla con dolcezza aspettando una risposta
Si aspettava che dicessi qualcosa, era ovvio insomma, era normale, ma lei non ne aveva la più pallida idea, prese un respiro profondo e lo guardai accendersi una sigaretta, ne avrebbe voluta una anche lei, non fumava, Cordelia non voleva, sentiva odore di fumo anche a distanza, maledetto olfatto dei vampiri. -Sono contenta, insomma è insolito..- dissi guardandolo in piedi fumare mentre mi guardava, insolito, si la parola giusta era sicuramente quella. Oggi le sembrava che il mondo iniziasse a girare al contrario, tutto l'opposto di quello che si aspettava, prese a giocherellare con l'anellino che aveva al pollice. Maybe weakness is a strength of a kind
Inspirai una boccata di fumo. Sì, forse è un po' insolito ma cosa c'è di bello nella routine quotidiana? Nulla! e con questo non dico che il mio interessamento a te è per togliermi dalle righe.. è sincero dissi prima di riavvicinarmi a lei. Misi la sigaretta in bocca e le presi entrambe le mani; vi intrecciai le mie dita. Tu sei una persona speciale, unica. Io lo so da molto tempo, ma solo ora ho capito ciò che voglio... dissi prima di darle un altro bacio a stampo
Ascoltai incantata le sue parole e mi lasciai baciare inspirando l'odore di nicotina che emanava, passai piano una mano tra i suoi capelli facendoli scorrere tra le dita erano morbidi. -E Mimì?- tirai fuori il mio dubbio, sicuramente c'era qualcosa con Mimì, erano gemelli, loro si appartenevano, poteva lei dividerli? Le sembrava davvero un sogno impossibile e anche idiota, Mimì Force l'avrebbe perseguitata per quello se lo fosse venuta a sapere, e lei non voleva l'attenzione della bionda su di se. -Voi..voi non siete legati?- chiese leggermente indecisa sulle sue parole.